Oxandrolone Cos’è, come e quando si assume I rischi
Nonostante ciò l’Oxandrolone è generalmente ben tollerato dagli atleti e non causa grosse alterazioni epatiche. Per questo motivo l’Anavar ®, oltre ad essere uno degli steroidi anabolizzanti orali meno epatotossici, può essere assunto per periodi piuttosto lunghi. Un’assunzione prolungata di Oxandrolone peggiora tuttavia il profilo lipidico ematico, abbassando il colesterolo buono (HDL) ed aumentando il rischio cardiovascolare. La capacità di coagulazione del sangue e il livello di glicemia possono essere alterati dall’assunzione dell’Oxandrolone. Potenziali disturbi del sonno, inoltre, si annoverano tra gli altri sintomi collaterali.
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Invece alcune donne sperimentano principalmente degli effetti collaterali perché hanno smesso di usare steroidi dopo un lungo ciclo (8-12 settimane). Questo perché Anavar è un ormone e qualsiasi tipo di fluttuazione ormonale nel corpo di una donna può causare problemi indesiderati. Può essere somministrato da solo, in monoterapia, ma, più frequentemente, è inserito all’interno di trattamenti combinati con altri farmaci. E’ opportuno assumere un basso dosaggio, dal momento che il trattamento con l’Oxandrolone può determinare l’insorgenza di gravi effetti collaterali, dipendenti dalla dose. In questo ciclo la dose di Anavar è un po’ più bassa del solito, a causa dell’aggiunta di Testosterone. Inoltre è molto importante capire perché il testosterone viene eseguito a dosi più elevate, le possibilità di ritenzione idrica sono molto più alte attraverso la conversione degli estrogeni, il che può comportare un fisico dall’aspetto gonfio.
Molti studi sono stati condotti con l’impiego di oxandrolone nei bambini maschi e femmine, prevalentemente affette da sindrome di Turner (Menke, Sas et al. 2010, Gault, Perry et al. 2011, Zeger, Shah et al. 2011) (Ross, Mazzocco et al. 2009) (Przkora, Herndon et al. 2007). Sono stati dimostrati risultati positivi sulla crescita, specie nei ritardi di sviluppo, praticamente nessun effetto collaterale. Agisce favorendo la sintesi di testosterone, promuovendo così l’aumento della massa muscolare. La possibilità che si verifichi policitemia in corso di trattamento, specie nei pazienti che ricevono alti dosaggi ormonali, impone un attento e periodico controllo dell’ematocrito e dei valori dell’emoglobina.
Che cos’è l’oxandrolone?
Indipendentemente dallo steroide anabolizzante che usi, il PCT dovrebbe essere una necessità. E quando si tratta di Anavar, tutto dipende se stai facendo un solo ciclo di Anavar o stai impilando con altri steroidi. Peliosi epatica e tumori epatocellulari (compreso l’adenocarcinoma) sono stati segnalati in soggetti trattati per lunghi periodi con anabolizzanti steroidei. Il controllo periodico della funzionalità epatica deve essere effettuato non solo quando esista il sospetto di ipersensibilità epatica. Nei pazienti affetti da cardiopatie, nefropatie o epatopatie è da tener presente la possibilità che lo steroide concorra ad accentuare la ritenzione idrico-elettrolitica e l’edema.
Il trattamento con oxandrolone determina un significativo aumento della sintesi proteica e aumenta l’utilizzo degli aminoacidi da parte della cellula, migliora il tempo di guarigione delle ferite e aumenta l’efficienza fisica, diminuisce le complicazioni https://ecemtag.com/testosterone-propionato-caratteristiche-e-utilizzi-7/ e riduce la mortalità. Gli steroidi anabolizzanti, infatti, nei bambini possono anticipare la saldatura epifisaria; tale effetto può protrarsi per 6 mesi dopo la sospensione del farmaco. Come tutti gli steroidi anabolizzanti orali anche l’Oxandrolone ha una emivita piuttosto breve (viene metabolizzato rapidamente dall’organismo). Un recente studio sottolinea come siano necessarie due assunzioni giornaliere per mantenere costanti i livelli plasmatici di questo ormone. L’Oxandrolone può causare dipendenza se è assunto in dosi elevate o per lunghi periodi di tempo.
- Indipendentemente dallo steroide anabolizzante che usi, il PCT dovrebbe essere una necessità.
- Dopo lunghi periodi di trattamento compare la inibizione della funzione testicolare con ridotta produzione di testosterone e di spermatozoi, fino alla infertilità da oligospermia o azoospermia.
- Gli androgeni sono responsabili della crescita rapida che si verifica durante l’adolescenza e dell’arresto della crescita lineare dovuto alla saldatura delle epifisi.
- L’oxandrolone è uno steroide di Classe I, cioè che significa che la maggior parte dei suoi effetti sono dovuti ad una diretta interazione del composto con il recettore androgeno (RA), e spiga anche la scarsità dei suoi effetti collaterali in confronto ad altri steroidi androgeni.
La somministrazione di oxandrolone in età prepubere deve essere effettuata con estrema cautela per il rischio di saldatura precoce delle epifisi. L’ormone è controindicato in gravidanza, nei neonati e durante l’allattamento materno poiché è dubbio se passi nel latte materno. In pediatria l’oxandrolone può essere usato in associazione ad altri anabolizzanti nei casi in cui il soggetto presenti ritardi della crescita, per stimolarne lo sviluppo puberale. L’assenza di tossicità ne rende l’uso privo di significativi effetti collaterali nei bambini. La ginecomastia, termine medico indicante l’abnorme crescita di tessuto mammario nell’uomo (immagine a lato), è un altro effetto collaterale macroscopico degli steroidi anabolizzanti. Se non affrontata tempestivamente con una terapia farmacologica opportuna, tale condizione risulta pressoché irreversibile; l’unica valida soluzione è rappresentata da un intervento chirurgico specifico.
Tuttavia, senza motivi particolari, l’oxandrolone venne ritirato dal commercio nel 1989 e reintrodotto nel 1995 nel mercato con il nome commerciale Oxandrin. E’ stato approvato dalla FDA per la cura dell’epatite alcolica, la sindrome di Turner, la perdita di peso da HIV. Inoltre, è utilizzato con risultati positivi anche nel trattamento dell’anemia, delle ustioni, della sarcopenia e nell’angiodema ereditario. Dal punto di vista farmacocinetico il farmaco, dopo somministrazione orale nell’uomo, viene rapidamente assorbito, con picco ematico raggiunto tra 60 e 90 minuti primi e con tempo di emivita di 9,4 ore. La via di eliminazione preferenziale è quella urinaria, dove si trova nelle 24 ore il 43,6% e nelle 96 ore il 60,4% della dose somministrata.
Il trattamento con gli steroidi anabolizzanti è aggiuntivo e non sostitutivo della terapia convenzionale. La durata del trattamento con oxandrolone viene determinato dal tipo di risposta da parte del paziente e dall’eventuale comparsa di effetti collaterali. Di regola un periodo di terapia di 2-4 settimane è adeguato nella maggior parte dei casi.
Anavar è sicuro per l’uso, ma un uso improprio di Oxandrolone come qualsiasi altro steroide androgeno-anabolizzante potrebbe causare uno squilibrio nella funzione tiroidea. Mantenendo il ciclo e il dosaggio raccomandati, dovresti stare bene quando lo usi. Tuttavia, con cicli ripetuti senza alcun riguardo o piano per la terapia post-ciclo (PCT), metteresti il tuo fegato a rischio di danni indotti dal farmaco.
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